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Le Sibille: Dalle origini del mito a Fermo Stella. Parte IV: Fermo Stella a Ponte in Valtellina

Aggiornamento: 2 giu 2020


Fermo Stella a Ponte in Valtellina

Nell’oratorio di Santa Marta già della congregazione dei Disciplini, oggi spazio ospitante parte della collezione del museo parrocchiale, il visitatore è accolto dai busti delle Sibille nei loro abbigliamenti ricercati. L’intera decorazione pittorica che riveste la volta, ancora integra, pur se in uno stato di conservazione non ottimale, e le pareti, oggi leggibili solo in parte, è opera di Fermo Stella, quasi sicuramente eseguita in un momento precedente agli affreschi di Teglio, con i quali tuttavia sono ravvisabili punti di tangenza.

Sui lati sud e ovest della cappella, che si aprivano sulla piazza, la decorazione dei sottarchi è oggi parzialmente coperta in seguito alla tamponatura delle aperture d’accesso. Sono tuttavia riconoscibili dei medaglioni con figure di santi e delle mezze figure o ovest (ne rimangono due a sinistra, una delle quali rappresenta santa Marta, e una a destra).

La parete a est accoglie una Crocifissione, anche questa anticipatrice di modi che si ritrovano a Teglio.

Le pitture parietali sono quindi frammentarie sia per gli interventi di muratura eseguiti sia per cadute di colore. Leggibile è, invece, nonostante lo stato di conservazione non ottimale, la decorazione dalla vivace cromia della volta sulla quale risaltano il movimento dei cartigli e l’eleganza – nell’aspetto e nei gesti – delle Sibille che sembrano attendere il visitatore, pronte a dialogare con lui.

La partizione della volta è sottolineata dalla decorazione pittorica, assimilabile a quella eseguita dall’artista nella chiesa di San Lorenzo a Teglio, in cui un largo fregio corre a modi costolone evidenziando le quattro vele.

All’incrocio della volta, leggermente ribassata, sporge il volto di Cristo incorniciato dall’orifiamma realizzato in stucco colorato che conferma anche l’attività dell’artista come plasticatore.

In ogni vela sono collocati tre tondi, da ciascuno si affaccia una Sibilla, visibile a mezzo busto. Queste sono quasi avvolte da cartigli in cui, oltre al nome della profetessa, è riportato un verso della sua profezia. I messaggi sibillini sono tutti annuncianti la venuta del Salvatore e, in particolare, fanno riferimento alla Vergine: una “donna che non ha mai conosciuto uomo” (Sibilla Frigia), una “casta genitrice” (Sibilla Europea) “sta per partorire il profeta” (Sibilla Delfica) cui darà “latte celeste” (sibilla Cimmeria e Sibilla Cumana); “Dal grembo della Vergine la terra avrà la salute” (Sibilla Persica).

Anche con il gesto le Sibille invitano il fedele a rivolgersi al Cielo: il loro dito indice infatti invita l’osservatore a guardare verso l’alto e lo accompagna al volto di Cristo al centro della volta.

Sorprendente è poi la varietà di abiti, copricapo e acconciature che le Sibille die Fermo Stella sfoggiano, quasi si trattasse di un compendio di storia del costume femminile dall’antichità al ‘500. Tuniche, pallae, corpetti, stole, veli, cappelli… la creatività dell’artista si è manifestata in piena libertà: alla semplice coroncina, al velo che copre anche le spalle, ai nastri che raccolgono i capelli, al copricapo di foggia antichizzante, alle acconciature rinascimentali con elementi di velluto intessuti d’oro e di pietre preziose fino a un cappellino che sembra anticipare la moda ottocentesca.


Bibliografia

M.L. Bertoletti, A. Corbellini, Ponte – Il borgo e i suoi dintorni, Biblioteca Comunale “Libero della Briotta”, Ponte in Valtellina 2014.

Z. Birolli, Fermo Stella, in “Estratto da I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo – volume secondo”, Poligrafiche Bolis, Bergamo 1976.

Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari – Una bottega d’arte nel Cinquecento padano, a cura di G. Romano, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2006.

Il Medioevo e il primo Cinquecento, a cura di S. Coppa, Bergamo 2000, ad indicem.

Pittura in Alto Lario e in Valtellina dall’Alto Medioevo al Settecento, a cura di M. Gregori, Milano 1995, p. 23 scheda di A. Rovetta su Felice Scotti; pp. 249-250 schede di E. Bianchi su Fermo Stella.

M. Rossi, Disegno storico dell’arte lombarda, Vita e Pensiero, Milano 2005.

Guida turistica della provincia di Sondrio, Banca Popolare di Sondrio, Sondrio 2000.

M. Rossi, A. Rovetta, Pittura in Alto Lario tra Quattro e Cinquecento, Milano 1988, ad indicem.



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